La grande rivoluzione di internet è certamente data dalla moltiplicazione delle possibilità di comunicazione tra persone diverse che non si conoscono.
Sembrerà banale ma diffondere le proprie idee verso un pubblico potenziale così ampio prima dell’avvento di internet implicava l’accesso a media tradizionali che per loro natura possono ospitare una quantità limitata di contenuti e quindi di contributori.
Con lo sviluppo delle tecnologie digitali questi limiti stanno man mano cadendo (pensate anche all’aumento del numero di canali TV con il digitale) rendendo sempre più facile la diffusione di idee e contenuti originali da ciascuno: un grande passo per la democrazia che ha però anche i suoi difetti.
A ben vedere, il grande problema portato dal digitale è l’opposto del modello precedente: ora le fonti di informazione sono troppe, molte si copiano a vicenda ed il problema dei fruitori è selezionare il contenuto di qualità dal rumore di fondo.
Dal punto di vista di chi vuole produrre i contenuti la situazione è migliore: se si è in grado di produrre contenuti di qualità e informativi il costo di diffusione di questi può essere molto basso o addirittura nullo.
Dal blog alla testata
Il blog è la forma più semplice di diffusione online di contenuti digitali. In genere un blog è un prodotto editoriale personale, ma quando le cose vanno bene e il blog è seguito nasce spesso l’esigenza di produrre più contenuti e l’autore originale magari non ha modo o tempo di farlo ed inizia ad accettare contributi esterni (spesso dai suoi stessi followers che li propongono spontaneamente): ecco che il blog inizia a diventare qualcosa di diverso.
Crescendo, il blog di successo diventa un nome conosciuto e di riferimento in un dato settore. Come abbiamo visto anche la quantità di contenuti aumenta ed il lavoro di chi possiede il blog diventa più di gestione che di produzione di contenuti.
La spinta a crescere è inesorabile e per il blog che arriva a questa fase può essere l’ora di uscire dal bozzolo e diventare una testata, le esigenze che spingono a questo passaggio sono:
Contemporaneamente ci si trova ad dover affrontare nuove spese:
Se siete convinti che la vostra idea editoriale sia di qualità ed originale e volete difendere questi valori inserendoli direttamente su una piattaforma di vostra proprietà, potete pensare di lanciare direttamente una testata senza il passaggio propedeutico del blog.
In questo caso stiamo parlando di un vero e proprio progetto di start-up ed avete bisogno di un piccolo business-plan per procedere senza che la cosa sia un vero e proprio salto nel vuoto.
Ecco le domande a cui dovete rispondere a voi stessi, mettendole per iscritto:
Se riuscite a scrivere le risposte a tutte queste domande avete le idee abbastanza chiare per provare a partire con la vostra testata online. A questo punto ci farebbe molto piacere aiutarvi a realizzarla: potete contattarci qui.
Abbiamo già fatto l’intero percorso sopra descritto per diversi siti di successo come Forexinfo.it e Sololibri.net che fatturano ogni anno decine di migliaia di euro in pubblicità.
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