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SEO: come funziona il posizionamento su Google

26 Novembre 2012

Dimitri Stagnitto

Dopo aver realizzato un nuovo sito web, ma anche semplicemente una nuova pagina di contenuto, inizia spesso il problema del posizionamento: "come faccio a far comparire questa pagina nelle prime posizioni su Google?".

Google: un sistema di punteggi complessi

Google, come tutti i motori di ricerca, non fa altro che stilare classifiche. Per ogni possibile stringa di ricerca, Google ha una classifica di risultati dal più pertinente al meno pertinente. Sono ovviamente escluse le pagine con nessuna pertinenza ed infatti per ogni ricerca la lista è più o meno lunga.

Sarà banale ma anche Google per stilare una classifica fa la stessa cosa che farebbe chiunque: assegna un punteggio per quella ricerca a ciascun risultato e ordina i risultati dal punteggio più alto al più basso.

La grande differenza tra la lista dei risultati che potrebbe darvi chiunque e quella che vi dà Google è data dalla quantità di informazioni che vengono prese in considerazione nel definire i punteggi di ciascuna pagina per ciascuna ricerca. Si tratta di migliaia di singoli dati su ogni pagina del web che vengono raccolti, catalogati ed aggiornati periodicamente.

Sulla base di questi dati, Google costruisce le sue classifiche (SERP), secondo parametri che, come se non bastasse, variano nel tempo man mano che Google migliora i suoi algoritmi di ricerca.

Posizionamento: missione impossibile?

Se Google è così complesso e cambia anche spesso le regole del gioco, posizionare una pagina è una missione impossibile?

La risposta è NO: basta mettersi nei panni di Google per avere abbastanza chiaro cosa va fatto per posizionare bene una pagina web. La regola d’oro è semplice: Google raccoglie dati e affina i suoi algoritmi per fornire all’utente la miglior classifica di risultati per la sua ricerca.

Data questa assunzione, a noi non resta che mettere nella pagina il miglior contenuto del web nella nostra lingua per un certo numero di stringhe di ricerca e Google non farà altro che premiare (giustamente) il nostro lavoro.

Altri fattori certi del posizionamento su Google

Il cervellone di Google è certamente molto intelligente, tuttavia stilare le SERP solo in base a valutazioni sul contenuto è un’impresa davvero difficile anche per un super-cervellone: per questo Google prende in esame anche altri fattori, vediamoli ordinati per importanza:

  1. Coerenza Semantica: è la qualità del contenuto in sè. Google analizza i testi della pagina in relazione al titolo della pagina stessa individuando le parole salienti del testo e quindi prendendo in considerazione la pagina per le SERP relative a ricerche che contengono quelle parole.
  2. Link in entrata verso la pagina: Google (un computer) deve valutare la qualità del contenuto dal punto di vista di un essere umano. Il compito non è facile e per aiutarsi cerca di vedere quanto una pagina web è presa in considerazione da altri esseri umani per capire quanto vale per loro. Come fa? Conta tutti i link che da altre pagine web puntano verso quella pagina partendo dall’assunto che i link corrispondano a persone che hanno visionato, apprezzato e citato la pagina stessa (linkandola).
  3. Reputazione del sito: una pagina che fa parte di un sito ben fatto, aggiornato spesso e che contiene molte altre pagine di qualità e con link in entrata ha di partenza un punteggio di base più alto rispetto allo stesso contenuto postato su un sito nuovo, mai linkato da nessuno. Una naturale conseguenza di questo fatto è che un sito appena messo online è svantaggiato rispetto ad un sito (anche solo il dominio) online da anni.
  4. Originalità del contenuto: questo più che un elemento è un presupposto: per posizionarsi una pagina deve avere contenuto originale. Questo significa che i testi non devono essere un copia-incolla di altri testi sul web (questo è addirittura penalizzante) e che il contenuto originale della pagina deve essere preminente rispetto al resto (elementi fissi del sito come menu e testi presenti in tutte le pagine).
  5. Codice sorgente, layout, velocità: una pagina con un codice sorgente (html +css+eventuali javascript) pulito, originale e privo di errori ottiene punteggi migliori di pagine senza queste caratteristiche. Anche il layout, in particolare la posizione del contenuto originale rispetto al resto delle componenti della pagina (banner, elementi grafici, contenuto fisso) incide sul valore assegnato da Google alla pagina. Infine, la velocità di caricamento (che dipende in buona parte dalle soluzioni messe in atto a livello di layout) è un elemento sempre più importante nella SEO data la sua influenza nell’esperienza d’uso dell’utente.

Posizionamento su Google: fondamenti in sintesi

Riassumendo quanto abbiamo detto, oltre all’importanza di una buona progettazione del codice e del layout che devono essere possibilmente originali e ben realizzati (buon motivo per cui conviene rivolgersi a una web agency come New Com) sono importanti per il posizionamento su Google due buone pratiche su tutte:

  1. Pubblicare contenuti di buona qualità.
  2. Ottenere link in entrata da siti web con una buona reputazione presso Google.

Il primo punto è quello fondamentale e, in un mondo privo di web marketing, costituisce il totale delle condizioni che attivano il secondo (100% di link "spontanei").

Nel mondo reale, il secondo punto può essere messo in atto, almeno in parte, anche da chi scrive il contenuto al fine di diffonderlo e massimizzare la possibilità di nuovi link "spontanei" da parte di altri siti: un link spontaneo, che è quello di maggior valore, ha bisogno che qualcuno trovi e apprezzi il nostro contenuto perché possa linkarlo.

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