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Scrivere il post giusto, nel modo giusto, al momento giusto

20 Giugno 2012

Rachele Landi

Una volta una mia insegnante mi disse: bisogna fare la cosa giusta, nel modo giusto, al momento giusto.

La regola è applicabile in ogni campo e quando si cura un blog o un sito di contenuti la ricetta per aumentare il traffico del proprio sito non può che essere: scrivere il post giusto, nel modo giusto, al momento giusto. Se si seguirà questa regola in ogni sua parte, si avranno ottime probabilità di avere un blog di valore e seguito da migliaia di visitatori.

Scrivere il post giusto

Per quanto riguarda il post giusto, è ovvio che determinati temi "tirino" più di altri. Curando un sito di libri, non devo certo essere Nostradamus o un guru del marketing per dire che le recensioni dei libri finalisti o premiati allo Strega otterranno certamente più visite del libro di una casa editrice minore o dell’ultimo romanzo autopubblicato dal nostro vicino di casa.

L’impatto mediatico di grandi eventi richiama visite dai motori di ricerca verso post che trattino di quell’argomento in generale (nel nostro caso I finalisti del Premio Strega 2012) o in particolare (ad esempio la recensione di "Qualcosa di scritto" di Emanuele Trevi, finalista allo Strega 2012).

Il post giusto (scritto "nel modo giusto") ottiene visite non solo "al momento giusto" (appena indicata la cinquina dello Strega), ma anche successivamente.

Scrivere un post nel modo giusto

Per un post, essere scritto nel modo giusto incide sul suo posizionamento sui motori di ricerca. Potete aver scritto il post migliore del mondo, ma se non esce nei risultati dei motori di ricerca quando un visitatore cerca l’argomento di cui tratta, non lo leggerà mai.

Non che dobbiate chiamare un esperto Web Content Editor per ogni post del vostro sito, ma almeno le regole base SEO (Search Engine Optimization) andrebbero applicate:

 un’attenzione per la scelta del titolo dell’articolo - in breve: meglio che racchiuda il succo del discorso e le parole chiave associate all’articolo, piuttosto che utilizzare un titolo ad effetto - Ok a "Il romanzo di Trevi nella cinquina finalista al Premio Strega 2012"; NO a "Trevi colpisce duro".

 un contenuto chiaro e sintetico - il classico lettore web ha spesso fretta di sapere le informazioni base di un argomento e si riserva gli approfondimenti solo in fasi successive e spesso fuori dal web. Le famose 5 W del giornalismo anglosassone - WHO («Chi»), WHAT («Cosa»), WHEN («Quando»), WHERE («Dove»), WHY («Perché») - potrebbero essere la base di partenza da tenere a mente.

 una formattazione "amica degli occhi" - ahimé, la lettura su schermo ancora non è equiparabile per stanchezza provocata a quella su carta e ciò impone una maggiore attenzione all’utilizzo di un carattere adeguato per font, dimensione e colore, elenchi puntati, paragrafi, brevi titoletti di separazione tra sezioni di argomenti, grassetto per le parole in evidenza, ecc. piuttosto che un lungo testo senza interruzioni né zone evidenziate. Ciò permetterà al lettore web di scorrere più gradevolmente e velocemente il testo, leggendo anche solo quel che gli interessa del tema trattato ("mi interessa solo la trama del libro, salto la vita dell’autore").

Scrivere un post al momento giusto

Il tempismo è fondamentale, anche sul web. I visitatori non cercano sul web a caso, ma spinti da un interesse del momento. Scrivere di un evento dopo che questo ha perso di interesse generale da giorni, settimane, anni non ha molto senso, anche se si è tra i più autorevoli a scriverne. Scrivere a settembre un articolo per segnalare i vincitori dell’ultimo Sanremo - terminato a febbraio -, porterebbe ben pochi nuovi visitatori sul nostro sito perché:

 la curva di visitatori che cercano di un evento ha un picco in prossimità dello stesso e va a diminuire esponenzialmente man mano che ci si allontana nel tempo da quell’evento;

 eventuali altri picchi potranno ripresentarsi in caso di richiamo dell’evento (un post in cui spiegate possibili moventi e le dinamiche dell’omicidio di Avetrana potrebbe tornare ad essere seguito durante le fasi del processo anni dopo);

 sul web saranno pubblicati milioni di altri articoli che trattano di quell’evento - di fonti ritenute da Google più autorevoli di noi - che nel tempo hanno ottenuto un buon posizionamento e non saranno certo scansati dalle prime pagine dei motori di ricerca con il nostro articolo nuovo di zecca. Il motore di ricerca può invece premiare articoli che riconosca come anticipazioni, anche se provenienti da blog di minore autorevolezza.

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